CONCIMI: PREZZI ALLE STELLE
“Ricorderemo la chiusura della campagna 2021 con i prezzi in forte ascesa di tutte le materie prime agricole. La corsa alle scorte delle stesse ha infatti generato scompiglio nel mercato, che trovando un alto aumento della domanda del prodotto ha inevitabilmente fatto alzare la curva dei prezzi.
Cavalcando la crisi economica per l’emergenza sanitaria e l’attuale stato di emergenza mondiale, si sta speculando sulle materie prime, mettendo in seria difficoltà la produzione agricola e zootecnica di un intero Paese. Settore agroalimentare su cui si è sostenuta l’Italia per quasi due anni di pandemia.
Le quotazioni delle materie prime alimentari hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da oltre dieci anni, trainati dai forti aumenti per oli vegetali, zucchero e cereali sotto la spinta dei pesanti rincari dei costi di produzione favoriti dai prezzi dell’energia e del carburante.
Da considerare anche i prodotti fitosanitari che stanno facendo registrare degli aumenti record. “Come da più parti rilevato nelle ultime settimane, l’eccessivo aumento dei prezzi dei fertilizzanti comporterà in molti casi una pianificazione al ribasso in termini quantitativi e qualitativi.” così riporta CGS Sementi SpA.
Si presume che in primavera i prezzi saranno ancora elevati, e che ci sarà anche forte carenza di prodotti, quindi è presumibile il verificarsi di un bel caos tra i magazzini e le campagne.
Con la pandemia Covid – afferma la Coldiretti – si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza su un’ampia gamma di prodotti per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. L’emergenza Covid – rileva la Coldiretti – ha innescato un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime anche nel settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities.
In conclusione, la campagna sembra essere non delle più facili con un aumento generale dei costi si dovrà riformulare il piano e le conseguenti tecniche d’azione aziendali. Si dovrà assumere un attento comportamento sul campo agricolo e decisionale per assicurarsi un buon risultato finale. 
“Ricorderemo la chiusura della campagna 2021 con i prezzi in forte ascesa di tutte le materie prime agricole. La corsa alle scorte delle stesse ha infatti generato scompiglio nel mercato, che trovando un alto aumento della domanda del prodotto ha inevitabilmente fatto alzare la curva dei prezzi.
Cavalcando la crisi economica per l’emergenza sanitaria e l’attuale stato di emergenza mondiale, si sta speculando sulle materie prime, mettendo in seria difficoltà la produzione agricola e zootecnica di un intero Paese. Settore agroalimentare su cui si è sostenuta l’Italia per quasi due anni di pandemia.
Le quotazioni delle materie prime alimentari hanno raggiunto -a livello mondiale- il massimo da oltre dieci anni, trainati dai forti aumenti per oli vegetali, zucchero e cereali sotto la spinta dei pesanti rincari dei costi di produzione favoriti dai prezzi dell’energia e del carburante.
Da considerare anche i prodotti fitosanitari che stanno facendo registrare degli aumenti record. “Come da più parti rilevato nelle ultime settimane, l’eccessivo aumento dei prezzi dei fertilizzanti comporterà in molti casi una pianificazione al ribasso in termini quantitativi e qualitativi.” così riporta CGS Sementi SpA.
Si presume che in primavera i prezzi saranno ancora elevati, e che ci sarà anche forte carenza di prodotti, quindi è presumibile il verificarsi di un bel caos tra i magazzini e le campagne.
Con la pandemia Covid – afferma la Coldiretti – si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza su un’ampia gamma di prodotti per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. L’emergenza Covid – rileva la Coldiretti – ha innescato un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime anche nel settore agricolo nazionale che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria in alcuni settori ed ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities.
In conclusione, la campagna sembra essere non delle più facili con un aumento generale dei costi si dovrà riformulare il piano e le conseguenti tecniche d’azione aziendali. Si dovrà assumere un attento comportamento sul campo agricolo e decisionale per assicurarsi un buon risultato finale.
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