L'AGRONOMO RISPONDE

Una preoccupazione di tutti gli agricoltori nel periodo primaverile è rappresentata dalle gelate tardive, che negli ultimi anni si manifestano sempre più frequentemente, causando danni spesso irreparabili alle colture e compromettendo la produzione.
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TACCHE GIALLE DEL FRUMENTO

Clorosi evidente sulle foglie di levata e sulla foglia a bandiera

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Quest’anno Agricastello ha riscontrato un aumento degli ettari seminati con colture autunnali come cereali (circa un 30% in più rispetto alle semine 2022) e colza a discapito dello spazio per le semine primaverili.  maggiori informazioni

Agricastello dopo uno stop dovuto alla pandemia ha deciso di riavere un ritorno alla normalità svolgendo una riunione con i propri agricoltori. È abitudine farne un paio l’anno dove vengono presentate le numerose opportunità offerte per quanto riguarda i contratti di filiera, perché come società crediamo fortemente nel valorizzare il prodotto seguendo questo nuovo modo di fare agricoltura. E perché conosciamo le difficoltà di gestire un prodotto fuori filiera col tipo di mercato che persiste in questo periodo storico.

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Con l’arrivo dell’autunno ritorna anche il tempo delle semine, non tutte le colture infatti vengono messe a dimora in primavera, alcune preferiscono anche il freddo come: maggiori informazioni

Siamo all’inizio dell’autunno, il periodo di semina del colza, e sarà importante tenere sotto controllo la presenza di insetti fitofagi pronti a nutrirsi della coltura messa a dimora. maggiori informazioni

 

La coltivazione della colza oggi è sempre più diffusa, in quanto presenta diversi  vantaggi rotazionali, come l’aumento della sostanza organica che comporta una maggiore fertilità del suolo, una riduzione delle infestanti  e dei parassiti nel terreno – ciò significa un miglioramento delle caratteristiche quali quantitative della coltura in successione.

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“Ricorderemo la chiusura della campagna 2021 con i prezzi in forte ascesa di tutte le materie prime agricole. La corsa alle scorte delle stesse ha infatti generato scompiglio nel mercato, che trovando un alto aumento della domanda del prodotto ha inevitabilmente fatto alzare la curva dei prezzi.

 

 

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Le istituzioni dell’Unione Europea hanno dato ascolto alle istanze di numerosi individui e organizzazioni di riferimento del settore biologico, molto preoccupati per il forte ritardo accumulato nel percorso di stallo causato dall’emergenza Covid-19.

 

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Per quest’anno possiamo dire di aver concluso la nostra campagna di raccolta cereali: impegno, serietà, precisione, duro lavoro, ore piccole e tanta concentrazione sono state le parole chiave di queste settimane non-stop.

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