PROBLEMA DEL FERRETTO 773 971 Agricastello

PROBLEMA DEL FERRETTO

Larva ElaterideCome riconoscerlo? L’Elateride o ferretto è un fitofago. Gli adulti si riconoscono come piccoli coleotteri con aspetto affusolato, e con una livrea di colore grigio-rossastro-bruno scuro. Le larve sono lunghe circa 15-18 mm e si presentano con un colore giallo-aranciato.

     

Gli Elateridi sono insetti a ciclo pluriennale per cui è difficile identificare precisamente una forma svernante; tuttavia, considerando che completano il loro sviluppo in 4 o 5 anni, possiamo dire che svernano un anno come adulti e 3 o 4 anni come larve.

 

Danni dell’elateride. I danni sono provocati dagli stadi larvali dell’insetto. Le larve attaccano la pianta nella fase di nascita, si cibano dell’interno della radice; si vedrà quindi la coltura deperire senza danni visibili esternamente. La pianta viene danneggiata nel suo apice vegetativo, provocando il disseccamento della foglia apicale

Gli adulti compaiono solitamente in primavera, iniziando ad uscire dalla seconda metà di marzo fino a fine maggio-inizio giugno. Questi adulti sono quelli che hanno svernato nel terreno chiudendo il ciclo pluriennale.

 

Risoluzione del problema. 

Individuare e eliminare gli elateridi non è una cosa facile. Per capire come occuparsi del problema bisogna prima fare un’attività di monitoraggio del terreno e soprattutto della coltura in nascita.

Per eliminare le infestazioni di elateridi è necessaria un’adeguata prevenzione agronomica. 

Prima tra tutte le prevenzioni è la rotazione agronomica: si predilige l’alternanza di colture nel medesimo appezzamento di terreno, questo ha l’obiettivo di riequilibrare le proprietà biologiche, chimiche e fisiche del suolo coltivato.

Per prevenire l’attacco di elateridi  nel terreno a coltivazione convenzionale si consiglia di utilizzare un geodisinfestante già al momento della semina. 

Nella coltivazione biologica si hanno buoni risultati con la pratica della bio-fumigazione, ovvero il sovescio di brassicaceae. Con questa tecnica si pratica una coltura da sovescio, che nel momento in cui viene interrata ha azione bio-fumigante. In questo modo si ripulisce il terreno dai parassiti dannosi e allo stesso tempo si integra sostanza organica.

Se dovessi avere dubbi o vorresti ricevere chiarimenti sull’argomento di oggi, non esitare a contattarci nel nostro info box, saremo felici di risponderti.

 

IL PROBLEMA DEL FERRETTO

 

Come riconoscerlo? L’Elateride o ferretto è un fitofago. Gli adulti si riconoscono come piccoli coleotteri con aspetto affusolato, e con una livrea di colore grigio-rossastro-bruno scuro. Le larve sono lunghe circa 15-18 mm e si presentano con un colore giallo-aranciato.

     

Gli Elateridi sono insetti a ciclo pluriennale per cui è difficile identificare precisamente una forma svernante; tuttavia, considerando che completano il loro sviluppo in 4 o 5 anni, possiamo dire che svernano un anno come adulti e 3 o 4 anni come larve.

 

Danni dell’elateride. I danni sono provocati dagli stadi larvali dell’insetto. Le larve attaccano la pianta nella fase di nascita, si cibano dell’interno della radice; si vedrà quindi la coltura deperire senza danni visibili esternamente. La pianta viene danneggiata nel suo apice vegetativo, provocando il disseccamento della foglia apicale

Gli adulti compaiono solitamente in primavera, iniziando ad uscire dalla seconda metà di marzo fino a fine maggio-inizio giugno. Questi adulti sono quelli che hanno svernato nel terreno chiudendo il ciclo pluriennale.

 

Risoluzione del problema. 

Individuare e eliminare gli elateridi non è una cosa facile. Per capire come occuparsi del problema bisogna prima fare un’attività di monitoraggio del terreno e soprattutto della coltura in nascita.

Per eliminare le infestazioni di elateridi è necessaria un’adeguata prevenzione agronomica. 

Prima tra tutte le prevenzioni è la rotazione agronomica: si predilige l’alternanza di colture nel medesimo appezzamento di terreno, questo ha l’obiettivo di riequilibrare le proprietà biologiche, chimiche e fisiche del suolo coltivato.

Per prevenire l’attacco di elateridi  nel terreno a coltivazione convenzionale si consiglia di utilizzare un geodisinfestante già al momento della semina. 

Nella coltivazione biologica si hanno buoni risultati con la pratica della bio-fumigazione, ovvero il sovescio di brassicaceae. Con questa tecnica si pratica una coltura da sovescio, che nel momento in cui viene interrata ha azione bio-fumigante. In questo modo si ripulisce il terreno dai parassiti dannosi e allo stesso tempo si integra sostanza organica.

 

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